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Spazio e tempo: questione di fisica o di filosofia?

Byadmin

Dec 21, 2021 , ,

Qual’è la relazione tra fisica e filosofia?

” Tempus absolutum, verum, & mathematicum, in se & natura sua sine relatione ad externum quodvis, aequabiliter fluit.”

“Spatium absolutum, natura sua sine relatione ad externum quodvis, semper manet similare & immobile”                                                                                                                                                               [Newton, Principia]

La relatività generale di Einstein è il risultato della sola Scienza o del dialogo tra Scienza e Filosofia nel tentativo di definire e capire le categorie di spazio e tempo o la categoria Spazio-Tempo?

L’attualità ci dice che i termini relatività, fisica quantistica, bosone e altri simili sono diventati piuttosto “di moda”, un po’ come fa chic parlare di degustazioni di vini declinando tutte le note possibili di sottoboschi e frutta varia.

Le luci della ribalta per le questioni sottese dai termini sopra menzionati sono state accese necessariamente dai media a seguito dei risultati straordinari raggiunti negli ultimi anni e questo ha reso pubbliche alcune questioni prima chiuse nei laboratori ed argomento di dialogo solo tra pochi “misantropi disadattati”( questa è un po’ l’immagine che si ha degli scienziati più o meno teorici che si spaccano la testa in assurde ipotesi per assurdo) che se ne occupano. Eppure le domande sullo spazio e sul tempo assillano letteralmente l’uomo da sempre, nulla a che vedere con mode passeggiare e tendenze, cerchiamo quindi di allontanarci dai flash delle  convocazioni stampa ed accendere la luce sulla nostra scrivania.

Onde gravitazionali: lo spazio oscilla.

Nel 1915 Einstein scrive delle equazioni, ma poi nel 1916 ci ripensa perché c’è la meccanica quantistica a creare problemi. ” To be or not to be”…

Negli anni 50 ancora si discute, negli anni 60 la comunità scientifica decide che vale la pena cercarle quelle onde perché devono esistere, negli anni 70 la ricerca inizia, la tecnologia viene in aiuto, mi riferisco in particolare al Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (LIGO), Stati Uniti e all’Osservatorio (VIRGO) vicino Pisa, e nel 2017 il Nobel per la fisica va a Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne: non solo le onde gravitazionali esistono, ma la teoria permette anche di prevederne la forma; osservazioni successive, viste oltre che da antenne gravitazionali anche da telescopi di vario genere, hanno dimostrato che le onde gravitazionali vanno alla stessa velocità della luce; in un colpo solo le alternative alla teoria di Einstein sono state falsificate, Einstein aveva ragione.

Perfetto, ma spazio e tempo sono “solo” equazioni o ancor di più, sono solo queste equazioni?

Allontaniamoci un attimo dal linguaggio matematico. Riusciamo a concepire il nostro vivere senza collocarci in uno spazio e senza percepire lo scorrere del tempo? Da dove prendiamo o come formiamo queste categorie mentali?

Dove andiamo oggi? A che ora ci vediamo? In quanto tempo puoi raggiungermi? E paradossalmente, quanto tempo hai?

Siamo tendenzialmente propensi a concepire spazio e tempo “relazionalmente”, relativamente ad un qualche riferimento. Lo spazio “relazionale” deriva da Aristotele, poi Newton introduce il vuoto e la filosofia si divide. Aristotele, Newton,Leibniz, Poincaré, Kant; Einstein ha letto tutto questo non ha studiato solo formule e incomincia ad elaborare uno spazio che “è”, come diceva Newton, ma ritiene che non sia immobile, introduce lo “spazio mobile” e che non è vuoto e uno spazio mobile e pieno non si muove secondo la  linearità newtonian, ma si deforma e può curvare.

Tutto questo Einstein lo può fare forse più per lo studio della storia della filosofia che della fisica.

Il tempo, evoluzione analoga a quella dello spazio di cui sopra.

Misura del cambiamento, relazione di eventi, per Aristotele, ma per Newton no, anche il tempo “è”, in assoluto. Einstein unisce le due nozioni.

Da Aristotele a Galileo poi Newton, ma anche Heisenberg,Leibniz  Kant: cosa cambia,? Torto, ragione, metodologia, categorie, equazioni, tesi, antitesi? Le risposte definitive, se mai ne troveremo, ai grandi perché umani non le possono dare né la filosofia né la fisica da sole e guardandosi in cagnesco, ma solo il dialogo tra Scienza e Filosofia.

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